L’epilazione laser ha lo scopo di ottenere un risultato stabile, accettabile, senza creare danni alle strutture epidermiche.
Il target per l’epilazione è rappresentato dalla melanina che è concentrata nel fusto, nel follicolo pilifero e a livello della papilla dermica. Per una corretta epilazione laser si deve tenere conto delle caratteristiche anatomiche e biologiche del pelo e del colore della pelle.
L’epilazione laser è efficace sui bulbi dei peli scuri in fase pro-anagen e anagen ovvero in crescita attiva, per cui quando si effettua un trattamento vengono distrutti esclusivamente i peli che si trovano in quel momento in fase di crescita. Invece gli altri peli, che al momento del trattamento depilatorio erano ‘dormienti’, dovranno essere trattati in una nuova seduta a distanza di circa uno o due mesi, quando anch’essi saranno in fase attiva.
Il numero di sedute varia da paziente a paziente ed in base alla zona da trattare, dal momento che il laser come già detto funziona solo con i peli in fase anagen. Le fasi del pelo (anagen, catagen e telogen) sono indipendenti dalla rasatura e quindi è difficile poter garantire di trovare tutti i peli nella fase recettiva ad ogni seduta.
La tecnica operatoria dell’epilazione laser prevede la rasatura preliminare dell’area da trattare e l’uso di un valido sistema di raffreddamento per ridurre i rischi di danni epidermici e diminuire la sintomatologia soggettiva del dolore. L’intervallo fra le sedute è variabile da uno a più mesi. Si eseguono di norma sedute di mantenimento con cadenza semestrale o annuale.
