Allergologia Pediatrica

Allergologo pediatrico a Firenze: cura e prevenzione nei bambini

A Firenze il Centro Medico Europa offre il necessario sostegno al bambino per qualsiasi forma di sospetta allergia, dalle più rare a quelle comuni, quali rinite allergica e asma. Prevenzione e cura sono fattori determinanti la salute fisica del bambino, ma anche elementi essenziali per il suo benessere psicologico.  Il bambino sarà accolto in un ambiente familiare e idoneo, incontrando un allergologo pediatrico competente e altamente specializzato, ma anche comprensivo della particolare sensibilità del piccolo paziente.

Perché rivolgersi a un pediatra allergologo?

L’allergia è una risposta immunitaria eccessiva e incontrollata a seguito dell’esposizione a una determinata sostanza normalmente innocua: l’allergene. La reazione avversa può esporre il bambino non solo a disagio fisico, ma anche ad insicurezze e timori che possono essere facilmente evitati consultando un allergologo pediatrico. Durante la visita allergologica rivolta ai bambini i necessari test sono eseguiti in modo indolore e rapido, preservando il paziente da ulteriori disagi, e garantendo la massima sicurezza e attendibilità di risultato. L’allergologo pediatrico offrirà un sostegno completo al bambino e ai suoi familiari, includendo l’opportuno monitoraggio ed un’informazione esaustiva sulla patologia emersa e sulle misure di prevenzione da adottare per mantenere il necessario benessere del bambino.

Come si svolge una visita allergologica pediatrica?

La prima visita allergologica pediatrica prevede una prima raccolta di dati anamnestici, che include informazioni sulla storia clinica del bambino e dei suoi genitori, per indagare l’eventuale familiarità con determinate allergie. Lo stile di vita del bambino, le abitudini (attività, ore di sonno, luoghi frequentati) l’alimentazione e i sintomi descritti dai familiari e dal bambino sono altri elementi di valutazione. L’allergologo pediatrico procederà poi all’esame clinico, valutando le manifestazioni allergiche già riferite e verificando che non ve ne siano altre. L’esame obiettivo può rivolgersi ad un’area specifica o coinvolgere una zona più estesa, e può riguardare diverse aree e funzioni anatomiche, per cui si svolge in modo diverso secondo la problematica riferita. Possono essere eseguite prove di funzionalità respiratoria, oltre all’osservazione della cute del bambino e alla valutazione dello stato di salute generale del piccolo paziente.

Il pediatra allergologo del Centro Medico Europa è a tua disposizione per una visita allergologica pediatrica completa del tuo bambino. In caso di sintomi prescriverà le più opportune prove allergiche per determinare la causa del disturbo. Queste consistono in varie tipologie di test (intradermici, di provocazione, cutanei), alcuni dei quali, come il prick test, garantiscono un esito pressoché immediato. Infine, l’allergologo pediatrico può prescrivere ulteriori esami di approfondimento, fra i quali il dosaggio delle IgE totali e specifiche, per valutare gli anticorpi totali o specifici per un determinato allergene.

La visita allergologica pediatrica include un sostegno ai genitori, che devono essere opportunamente informati. Il nostro specialista ti fornirà indicazioni utili al proseguimento di uno stile di vita sano del bambino, in cui il rischio di esposizione sia limitato o del tutto eliminato. In alcuni casi è possibile ricorrere alla vaccinazione, che contribusce ad alleviare i sintomi, ma evitare il contatto con l’allergene è la principale misura di prevenzione in presenza di allergie diagnosticate.

Quando portare il bambino a fare le prove allergiche: i sintomi più frequenti

Il bambino allergico può avere una sintomatologia poco specifica che porta ad una diagnosi tardiva. Sintomi più comuni, quali tosse e congestione nasale, sono spesso associati a malesseri stagionali. Quando a questi si aggiungono difficoltà respiratorie e broncospasmo, o infezioni (ne è un esempio la congiuntivite), l’adulto consulta inizialmente soltanto il medico di base. I sintomi gastrointestinali, a volte associati alla presenza di sangue nelle feci,  sono fra i più comuni segnali di allergia mal interpretati, tipici delle intolleranze e delle allergie alimentari. Queste possono determinare disturbi di varia natura, anche più specifici e preoccupanti, dal gonfiore di viso, lingua e gola, fino ad uno scarso accrescimento del peso o della statura. Altre manifestazioni allergiche più caratteristiche sono eruzioni cutanee, ponfi, prurito, pelle secca e screpolata, fino ad angioedemi e dermatiti ricorrenti. Casi meno rari sono le reazioni allergiche per punture di insetti, che possono determinare gonfiore, prurito generalizzato, ma anche difficoltà respiratorie o shock anafilattico. Per evitare le reazioni più estreme e rischiose è importante una diagnosi tempestiva. Una semplice visita allergologica pediatrica consente una cura efficace per preservare il bambino da situazioni a rischio..

Il prick test per i bambini a Firenze

Fra le varie prove allergiche rivolte ai bambini, il prick test si è rivelato uno strumento diagnostico di primo livello particolarmente efficace nell’individuare allergie respiratorie e alimentari durante la visita allergologica pediatrica. Il prick test è un test cutaneo, al quale si ricorre per identificare lo specifico allergene responsabile del disturbo. Sulla pelle del bambino – generalmente sull’avambraccio interno – vengono applicate gocce di estratti allergenici, ed eseguite poi delle stimolazioni simili a piccolissime iniezioni superficiali tramite sottili aghi sterili, per far penetrare la sostanza nell’epidermide. Dopo un tempo di attesa che varia dai 15 ai 20 minuti l’allergologo pediatrico osserva l’eventuale presenza di reazioni avverse, e identifica l’allergene responsabile sulla base della localizzazione di ponfi e arrossamenti. Generalmente gli allergeni a cui si espone la pelle del bambino sono relativi a polvere e acari, polline, pelo di animale o insetti come vespe e api, ma la lista non è esaustiva, ed include alimenti fra i quali uova, grano e latte vaccino. 

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Come riconoscere le allergie: l’aiuto degli specialisti del Centro Medico Europa

Il medico di base può già prescrivere determinati esami per escludere o individuare la presenza di un’allergia. L’allergologo pediatrico ha però maggiore capacità di valutare eventuali sintomi di allergia o intolleranza, poiché già ad una prima visita allergologica pediatrica può effettuare un’indagine accurata. Anche tramite l’anamnesi personale e familiare indagherà eventuali allergie o intolleranze prescrivendo esami specifici ed eseguendo alcuni test sul bambino. La visita allergologica pediatrica al Centro Medico Europa a Firenze è molto approfondita e scrupolosa. L’allergologo pediatrico definisce un percorso diagnostico personalizzato, valutando i sintomi presenti nel bambino e predisponendo test specifici per identificare l’allergene. Una volta definita la patologia, il pediatra allergologo elabora il piano terapeutico, predisponendo l’opportuno monitoraggio, e informando i familiari sulle misure di prevenzione da adottare per limitare l’esposizione del bambino ai fattori scatenanti.

FAQ - Domande frequenti

Il piano di gestione dell’allergia è personalizzato secondo l’allergene identificato e la gravità della patologia. In via primaria si basa sulla prevenzione dal contatto con l’allergene e sulla prescrizione di farmaci che attenuano o prevengono i sintomi. Alcuni farmaci, quali antistaminici e corticosteroidi, sono efficaci su sintomi già insorti. Secondo la specifica allergia che affligge il bambino saranno somministrati per via orale o locale a diverso dosaggio o all’occorrenza.

In caso di gravi allergie, è previsto un piano per gestire l’emergenza attraverso l’immediata somministrazione di sostanze che bloccano la reazione incontrollata del sistema immunitario. Il bambino dovrà essere assistito celermente dall’adulto a cui è affidato al momento della reazione, opportunamente edotto su sintomi e misure d’emergenza. Per il bambino con allergia alimentare occorre che l’allergologo pediatrico rediga un piano di assistenza in cui siano chiarite le circostanze e le modalità dell’utilizzo del farmaco salvavita, l’epinefrina (adrenalina).

Congestione nasale, starnuti, e rinorrea (naso che cola, anche verso la gola) sono sintomi tipici della rinite virale, comunemente detto raffreddore. La modalità con la quale i sintomi si presentano nel tempo, il periodo dell’anno in cui si manifestano e la durata del disturbo possono già fornire un’indicazione sull’origine della rinite. Se i sintomi non scompaiono nell’arco di una settimana e si presentano ciclicamente o in concomitanza con l’esposizione a determinate sostanze (ad esempio polline o acari) è probabile che siano manifestazione di un’allergia. La rinite allergica è inoltre caratterizzata da secrezioni nasali meno dense rispetto a quelle causate dal raffreddore. A queste si aggiungono prurito persistente a naso, occhi e gola. Si possono presentare anche altri sintomi, quali arrossamento degli occhi o lacrimazione, ma generalmente non la febbre. Conoscere le specificità di eventuali allergie è fondamentale sia per riconoscerle che per trattarle, ma è fondamentale considerare che soltanto una visita allergologica pediatrica può dare certezza di diagnosi.

Il primo accorgimento da adottare in previsione del prick test è quello di evitare l’assunzione di antistaminici e cortisonici. Se è già in atto una terapia, è importante sospenderli almeno 7 – 10 giorni prima della esecuzione del test. Questi farmaci attenuano infatti la reazione allergica, invalidando il risultato del test. Il prick test è un test cutaneo, di conseguenza ogni alterazione della cute è controindicata per la sua corretta esecuzione. Si sconsiglia di applicare localmente cosmetici, e di evitare di presentarsi il giorno dell’esame con pelle che presenta scottature da radiazioni solari. Se sono presenti lesioni di qualsiasi origine è necessario attendere il momento della loro completa guarigione. Lo stesso allergologo pediatrico si assicurerà che niente comprometta la spontanea reattività cutanea durante l’esecuzione del test.

Il rispetto di queste semplici norme di preparazione evitano la ripetizione del prick test, un esame non doloroso, ma che può rivelarsi leggermente fastidioso per un paziente in età pediatrica.

Non esiste un periodo più adatto per sottoporre i bambini a prove allergiche. Gran parte delle allergie non sono stagionali. Allergia al pelo di animale, agli acari della polvere o ad un alimento sono esempi di continue esposizioni e indicano che nessun periodo dell’anno è più o meno opportuno. Nel caso di allergie stagionali, come quella al polline, non è utile il contatto del bambino all’allergene proprio nel periodo di maggiore esposizione, né è necessario attendere che la sostanza non sia più presente. Il risultato è indipendente dall’eventuale esposizione recente. L’unica precauzione da osservare in previsione del test è assicurarsi che il bambino sia in buona salute generale. Il prick test non è rischioso, ma si preferisce attendere la scomparsa dei sintomi sospetti prima di inoculare allergeni nella cute del bambino. Si consiglia di rivolgersi il prima possibile all’esperto: il momento migliore per sottoporre i bambini a prove allergiche è quello che garantisce la massima tempestività di diagnosi e cura.

Medici di riferimento:

Dott.ssa Lucrezia Sarti

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